Thursday, 16 July 2009

La Birmania si preparerebbe a liberare dei prigionieri politici

La Birmania si preparerebbe a liberare dei prigionieri politici – Articolo di Mungpi
Mizzima – Il regime militare birmano ha dichiarato di prepararsi a rilasciare alcuni prigionieri politici per permettere loro di partecipare alle elezioni nazionali del 2010, nell’ambito della roadmap verso la democrazia preparata dal regime.

’annuncio è stato fatto dall’Ambasciatore birmano presso le Nazioni Unite, Than Swe, durante una sessione del Consiglio di Sicurezza e in seguito al resoconto del Segretario generale dell’organismo mondiale, Ban Ki-Moon, circa la sua ultima visita nel Paese asiatico.


Ma Than Swe non ha menzionato quanti prigionieri politici saranno rilasciati e se la più importante prigioniera politica del Paese, la leader dell’opposizione Aung San Suu Kyi, sarà inclusa nella lista.
g San Suu Kyi. Ban aveva detto non solo di essere “profondamente amareggiato” del rifiuto del Generale di permettergli un incontro con la leader democratica ora detenuta, ma ha anche definito la sua visita come “una gr
Ban Ki-Moon lunedì ha riferito al Consiglio di Sicurezza sulla sua visita di due giorni – il 3 e il 4 Luglio – in Birmania, durante la quale il leader militare Than Swe gli ha rifiutato un incontro con Au
nande occasione perduta per la Birmania”. Ban ha detto che durante la sua visita ha specificatamente proposto alla giunta di rilasciare tutti i prigionieri politici, inclusa Aung San Suu Kiy, di aprire un dialogo significativo con l’opposizione e di creare le condizioni necessarie per elezioni credibili e legittime.
giunta nel 2010 difficilmente possono essere credibili. “Io dico al Generale Than Shwe che le elezioni devono (n.d.r. should
Se questi punti verranno disattesi, ha dichiarato Ban, ogni fiducia nel processo politico birmano potrebbe essere compromessa. Parlando con i giornalisti a New York, dopo il suo resoconto al Consiglio di Sicurezza, Ban ha detto al Generale birmano che, senza il rilascio di Aung San Suu Kyi le elezioni programmate dell
a) essere giuste e libere, ma anche legittime, inclusive e credibili. Per essere credibili e legittime, Daw Aung San Suu Kyi e tutti i prigionieri politici devono dovrebbero essere rilasciati “ ha detto Ban.
este elezioni non possono essere considerate credibili e legittime” ha aggiunto. Ban ha detto che si è fatto portatore del messaggio sulle aspettative che la comunità internazionale ha nei confronti della Birmania nel modo più chiaro possibile, e che ora sta alla giunta rispondere in modo

“Sottolineo che senza la partecipazione di Aung San Suu Kyi, senza che lei sia messa nelle condizioni di fare campagna in modo libero, e senza che il suo partito NLD sia libero di metter su uffici nel Paese, q
u positivo “nello stesso interesse del Paese”. Il Segretario generale ha aggiunto che il popolo birmano porterà su di sé il costo della scelta del loro governo di non farsi coinvolgere o cooperare con le Nazioni Unite e con la comunità internazionale.
an al Consiglio. “Il mondo ora guarda da vicino se la giunta sceglierà di agire nel migliore interesse del proprio Paese o di ignorare le nostre preoccupazioni e aspettative e i bisogni della loro gente” ha sottolineato. Dopo il resoconto di Ban, Regno Unito, Stati Uni
“Questo è perché i leader della Birmania hanno la responsabilità, non solo nei confronti della loro stessa gente, ma anche nei confronti di voi come membri della comunità internazionale, di rispondere alle proposte che io ho fatto a vostro nome” ha detto
Bti e Francia hanno detto che la Birmania dovrebbe far seguire azioni alle parole e hanno chiesto una forte azione da parte del Consiglio. Il rappresentante francese, Jean-Maurice Ripert ha detto “L’impasse attuale non è una ragione perché la comunità internazionale non faccia nulla. Il Consiglio deve rispondere in modo fermo se Aung San Suu Kyi sarà giudicata colpevole, l’inazione non deve essere il prezzo dell’unanimità”.
gli eventi che stanno accadendo in Birmania oggi sono affari interni della Birmania stessa, che dovrebbero essere gestiti dal suo stesso governo e dal popolo in consultazione”. Liu ha aggiunto che la situazione in Birmania non pone nessuna minaccia alla pace e alla sicur
Ma la Cina, alleato di lungo corso con la giunta, si è opposta di mettere la Birmania nell’agenda del Consiglio di Sicurezza ed è contrario ad un ulteriore isolamento e relative sanzioni verso il Paese, dicendo che quello che sta accadendo in Birmania sono affari interni. Liu Zhenmin, il vice rappresentante permanente alle Nazioni Unite, ha così detto all’incontro aperto del Consiglio di Sicurezza sulla Birmania “Crediamo che
ezza internazionale o regionale. “La Cina si è opposta esplicitamente all’inclusione del tema Birmania nell’agenda del Consiglio di Sicurezza. E noi siamo contro la politica di isolare e sanzionare la Birmania” ha detto Liu. Comunque Liu ha dichiarato che la Cina rimane ferma nel sostenere gli sforzi di Ban Ki-Moon e il suo Rappresentante Speciale in Birmania, Ibrahim Gambari, nella loro azione continua di coinvolgimento delle autorità militari del Paese.

Il diplomatico ha detto che la Cina continuerà ad aiutare il governo birmano nei suoi tentativi di risolvere i problemi del Paese in maniera costruttiva e responsabile. Liu ha anche chiesto hai membri dell’ASEAN e di altri Paesi nella regione di aggiungersi nell’aiutare la Birmania ad uscire dalle sue difficoltà attuali.

(Puoi leggere l'articolo in original
e su Mizzima)

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